In virtù della loro innata tendenza a investigare gli oggetti nuovi, i gatti rischiano talvolta di ingerire sostanze tossiche.
Se vi accorgete che il vostro felino ha assaggiato uno di questi prodotti velenosi, dovete immediatamente risciacquargli (se ci riuscite) la bocca con dell'acqua per eliminare ogni residuo.
Cercate di non farvi prendere dal panico: riuscireste solo a metterlo in agitazione, e magari a indurlo a nascondersi in qualche punto a voi inaccessibile.
La cosa migliore da fare è confinarlo in una stanza e poi chiedere istruzioni al veterinario (oppure contattare direttamente un centro antiveleni per animali).
Se vi viene detto di andare subito in clinica, ricordatevi di portare con voi il contenitore della sostanza incriminata: fornirà informazioni preziosissime per la ricerca dell'antidoto.
Acetaminofene (paracetamolo)
Basta una compressa da 500 mg di questo comune analgesico (il principio attivo della Tachipirina e di molti altri prodotti da banco, tra i quali parecchi anti-influenzali per umani) per uccidere un gatto adulto.
Sintomi: Vomito, bava alla bocca, sangue nell'urina e/o colorazione nera o bluastra delle mucose.
Trattamento: Se l'assunzione della sostanza è molto recente, si deve tentare di indurre il vomito.
Rivolgetevi subito al veterinario.
Sappiate però che, anche nei casi di soccorso tempestivo, le probabilità di salvare l'animale sono scarsissime.
Antigelo
I gatti possono essere attratti dal sapore dolciastro dei prodotti antigelo per automobili.
Sintomi: Convulsioni, perdita del senso dell'equilibrio, vomito, coma e, infine, morte.
Trattamento: Se avete l'assoluta certezza che il gatto abbia ingerito tale sostanza, tentate di indurre il vomito e chiamate immediatamente il veterinario.
L'avvelenamento da tali prodotti è spesso fatale, anche nei casi di intervento medico tempestivo.
Aspirina
Tossica anche in bassissimi dosaggi, provoca, tra le altre cose, blocco renale, ulcera e infiammazioni del fegato.
Sintomi: Tracce di sangue nel vomito, dolori addominali, debolezza e/o coma.
Trattamento: Se l'assunzione della sostanza è molto recente, si deve tentare di indurre il vomito.
Rivolgetevi immediatamente al veterinario.
Se si interviene quando i sintomi sono già comparsi, la prognosi è infausta.
Piombo
Un agente tossico spesso presente in smalti e in alcune vernici di vecchia produzione.
Sintomi: Cominciano con perdita dell'appetito, calo ponderale, vomito fino ad arrivare a convulsioni, paralisi, cecità e/o coma.
Trattamento: I sintomi dell'intossicazione da piombo tendono a manifestarsi in un arco di tempo piuttosto lungo.
Se vi sembra di riscontrarli nel vostro gatto, sottoponetelo a un esame del sangue o delle urine.
Veleno per topi
I felini corrono il rischio di intossicarsi gravemente ingerendo veleno per topi, o anche mangiando ratti o topolini che si siano a loro volta avvelenati.
Sintomi: Convulsioni, rigidità degli arti, emorragia e/o collasso.
Questi prodotti contengono quasi sempre una tossina chiamata warfarina, che ha un potente effetto anticoagulante.
Trattamento: La scelta del tipo di trattamento (o dell'eventuale antidoto) dipende dal principio attivo del prodotto.
Se potete, procuratevi la confezione che conteneva la sostanza in questione e rivolgetevi subito al veterinario.
Zinco
Presente un pò ovunque (dalle monetine alle creme solari e agli shampoo) questo metallo, agendo a livello cellulare, può causare danni gravissimi agli organi interni.
Sintomi: Se l'esposizione è stata contenuta, si possono osservare vomito, dolori addominali e diarrea; in dosi più elevate, invece, provoca grave anemia, debolezza, ittero, sangue nelle urine e il blocco funzionale di diversi organi.
Trattamento: Richiedete immediatamente l'intervento del veterinario.
Generalmente, in caso di alti dosaggi, anche un intervento tempestivo risulta inutile.
Rischio di avvelenamento
Il rischio che un felino ingerisca le suddette sostanze è molto più alto di quanto si potrebbe pensare.
Dal momento che i gatti sono "autopulenti", leccheranno (e quindi assimileranno) ogni sostanza che finisca sul loro mantello o sulle loro zampe.
Perciò è fondamentale che ripuliate immediatamente ogni sostanza estranea, sia dal corpo del gatto sia dalle superfici su cui potrebbe camminare.
Altre ingestioni non autorizzate
Quasi tutti coloro che vivono con un gatto sanno che è essenziale tenere fuori dalla sua portata, possibilmente sotto chiave, le sostanze chimiche o i veleni.
Quello che però in pochi sanno è che anche molti altri prodotti di largo consumo possono risultare estremamente tossici.
Ecco una breve lista delle sostanze, apparentemente innocue, che possono provocare gravi danni al sistema felino.
IMMAGINE |
SOSTANZA |
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Alcool: Tossico per i gatti, anche in piccole dosi.
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Caffeina:
Pericolosa. Fate in modo che il felino non abbia accesso a bevande che contengano caffeina e neppure a tè e caffè (né liquido né macinato).
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Cioccolato:
Più il prodotto è "puro",
più risulta tossico per i felini. Per esempio, il cioccolato fondente è
più pericoloso di quello al latte.
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Essenze per ambienti:
Se vengono ingerite, possono provocare lesioni e ustioni chimiche agli organi interni; se entrano in contatto con il corpo, causano irritazioni cutanee.
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Gigli:
Tutte le parti dei gigli bianchi, dei gigli rossi (alias giglio tigrato cinese) e delle emerocalle risultano tossiche per i gatti.
Se ingerite, portano al blocco renale e, se non si interviene tempestivamente, alla morte.
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Monete:
A causa dell'alta concentrazione di zinco, possono risultare molto tossiche se ingerite (inoltre, ovviamente, c'è il rischio che il gatto si soffochi).
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Naftalina:
L'ingestione può provocare, tra le altre cose, gravissimi danni epatici.
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Noci di Macadamia:
Un agente tossico (tuttora sconosciuto) presente in questi frutti può indurre nei felini tremori, zoppia, rigidità articolare e ipertermia.
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Olio di pino:
Presente in moltissimi prodotti per l'igiene della casa, questa sostanza può indurre vari disturbi che vanno dai dolori addominali ai danni agli organi interni.
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Tabacco:
La nicotina contenuta nel tabacco attacca sia il sistema nervoso sia quello digerente.
Può anche causare tachicardia, coma e morte.
Studi recenti, inoltre, hanno dimostrato che nel gatto il fumo passivo raddoppia la probabilità di sviluppare un cancro noto con il nome di linfoma maligno.
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Induzione del vomito
Somministrate al gatto acqua ossigenata al 3 per cento (5 mi per ogni 2,25 kg di peso corporeo).
Ripetete l'operazione ogni 10 minuti (ma non più di tre volte) finché sarà riuscito a vomitare.
Salvo diversa indicazione da parte del veterinario, non date al gatto sciroppo di ipecacuana: nonostante sia un emetico estremamente efficace, un errato dosaggio può risultare tossico per i felini.