- Non sottovalutate lo shock.
- Pensate alle cose principali: vie respiratorie, respirazione, circolazione.
- Praticate i primi soccorsi e cercate un aiuto professionale.
Dopo un incidente un gatto può sembrare in perfetta forma, per poi morire qualche ora dopo di shock. Controllare
l'eventuale insorgenza di shock ha la precedenza sulle prime cure per altri traumi o ferite.
Il colore delle gengive è un indizio fondamentale. Le gengive normali sono di un bel rosa sano, mentre durante lo shock diventano rosa spento o persino bianche.
Nei gatti sani, quando premete un dito contro le gengive, il sangue viene "allontanato" (le gengive diventano bianche) ma ritorna subito non appena togliete il dito.
Quanto più lo stato di shock è avanzato, tanto più tempo è necessario ai capillari nelle gengive - vasi sanguigni microscopici - per riempirsi.
Determinare lo shock
Controllare le gengive serve a determinare lo shock. Premete un dito contro le gengive e toglietelo: quanto più a lungo il sangue impiega a tornare, tanto più elevato è il livello di shock.
Nozioni fondamentali
In caso di incidente, è indispensabile controllare nel gatto i seguenti elementi.
- Vie respiratorie: sono aperte?
Altrimenti, eliminate qualsiasi corpo estraneo ed estraete la lingua.
- Respirazione: il gatto sta respirando?
Altrimenti, praticate la respirazione artificiale (a fronte).
- Circolazione: sentite il battito cardiaco o il polso?
Altrimenti, praticate un massaggio cardiaco.
Primi segnali di shock
I primi sintomi sono:
- respirazione accelerata, talvolta ansimante;
- battito cardiaco più rapido del normale, pulsante;
- gengive pallide;
- ansia o irrequietezza;
- letargia e debolezza;
- temperatura rettale normale oppure sotto la norma;
- lento riempimento dei capillari nelle gengive (oltre due secondi).
Ultimi segnali di shock
Gli ultimi sintomi sono:
- respirazione debole, irregolare;
- battito cardiaco irregolare;
- gengive molto pallide o bluastre, occhi dilatati;
- estrema debolezza o incoscienza;
- letargia e debolezza;
- bassissima temperatura corporea, in particolare nelle zampe, a meno di 36,7 °C;
- lentissimo riempimento dei capillari nelle gengive (più di quattro secondi).
In questi casi, arresto cardiaco e morte sono imminenti.
In caso di shock
Se il gatto mostra segni di shock, non lasciatelo vagare né dategli nulla da bere o mangiare. Fate quanto segue:
1. Bloccate l'emorragia e praticate respirazione artificiale o massaggio cardiaco.
2. Sistemate il gatto su un fianco, con la testa distesa.
3. Avvolgetelo in una coperta calda per evitare ulteriore perdita di calore.
4. Utilizzate cuscini o coperte per elevare le zampe posteriori, permettendo cosi un maggiore afflusso di sangue al cervello.
5. Tenete la testa ben distesa e trasportate immediatamente il gatto dal veterinario più vicino.
Respirazione artificiale
Praticate la respirazione artificiale solo se il gatto ha smesso di respirare.
1. Controllate le gengive:
- se sono rosa significa che nel corpo arriva ancora ossigeno. Se sono bianche o bluastre, potrebbe essere necessaria la respirazione artificiale;
- Se è difficile determinare se il gatto respira, ponete un pezzette di velina dinanzi alle narici e vedete se si sposta.
- Se il gatto ha smesso di respirare, fate quanto segue: mettete il gatto su un fianco, togliete ogni corpo estraneo da naso o bocca, quindi estraete la lingua.
2. Chiudetegli la bocca e, tenendo il collo diritto, appoggiate la vostra bocca sul naso del gatto e soffiate fino a quando vedete il torace espandersi.
Altrimenti, utilizzate la mano per formare uno stretto cilindro tra la vostra bocca e il suo naso. Soffiatevi attraverso.
3. Sollevate la vostra bocca. I polmoni del gatto si sgonfieranno.
Ripetete questa procedura per 10-20 volte al minuto, fino a quando respira da solo.
4. Controllate il polso ogni 15 secondi per assicurarvi che il cuore stia battendo.
Se si ferma, praticate la rianimazione cardiopolmonare.
Recatevi dal vostro veterinario prima possibile.
Domande al veterinario
D: Come faccio a sapere se un gatto privo di conoscenza respira?
R: Talvolta un gatto svenuto respira cosi leggermele che è difficile notarla.
Se volete esserne certi, tenete uno specchio vicino al naso e osservate la condensa, sotto forma di nebbiolina o minuscole gocce.
Se è presente, il gatto respira.
In alternativa, tenete un pezzette di velina (o tessuto) davanti alle sue narici: se il gatto respira l'aria proveniente dalle narici dovrebbe muovere la velina.
Il massaggio cardiaco
Praticate il massaggio cardiaco solo se il cuore del vostro gatto ha smesso di battere.
Controllate gli occhi: si dilatano quando il cuore si ferma.
Sentite il battito cardiaco o il polso.
Osservate le gengive: se premendole con un dito diventano bianche per poi ritornare subito al loro colore originale, il cuore sta ancora battendo.
Se non c'è polso e le gengive non si riempiono subito di sangue, il cuore si è fermato.
1. Sistemate il gatto su un fianco, se possibile tenendo la testa più in basso rispetto al corpo.
2. Afferrate il torace, sotto i gomiti, tra le dita e il pollice. Sostenete la schiena con l'altra mano.
3. Premete schiacciando la gabbia toracica, poi verso l'alto, verso il collo, ripetendo l'operazione con movimenti rapidi, decisi, 120 volte al minuto.
4. Dopo 15 secondi di massaggio cardiaco, praticate la respirazione artificiale per 10 secondi.
5. Alternate fino a quando non ritorna il polso, quindi praticate solo la respirazione artificiale.
6. Richiedete subito l'intervento di un veterinario.
Massaggio cardiaco per gatti obesi
Se il gatto è molto grasso, posatelo di schiena, con la testa più in basso rispetto al corpo.
Appoggiate l'interno del polso sul diaframma, premendo in basso e in avanti per far affluire il sangue al cervello.
Proseguite con la Rianimazione cardiopolmonare (RCP) fino a quando cuore e respirazione non riprendono.
Rianimazione cardiopolmonare (RCP)
Le cellule cerebrali hanno grande necessità di ossigeno, ed ecco perché il 20% del sangue pompato dal cuore raggiunge abitualmente questo organo relativamente piccolo.
Se le cellule cerebrali sono private di ossigeno, anche per pochi minuti, si danneggiano o muoiono.
Nelle emergenze, il massaggio cardiaco può far ripartire il cuore fermatosi, mentre la respirazione immette nei polmoni del gatto ossigeno che verrà trasportato al cervello fino a quando l'animale non riprenderà a respirare autonomamente.
La combinazione di massaggio cardiaco e respirazione artificiale è detta rianimazione cardiopolmonare, o RCP.
Quando usare la RCP
In genere, potreste ricorrere alla rianimazione cardiopolmonare in caso di:
- avvelenamento
- collasso cardiaco
- coma diabetico
- commozione cerebrale
- gravi reazioni allergiche
- inalazione di fumo
- perdita di sangue
- scossa elettrica
- semi-annegamento
- shock
- soffocamento
Se è presente più di una persona
Una persona dovrebbe praticare il massaggio cardiaco per cinque secondi, quindi l'altra dovrebbe praticare la respirazione artificiale.
Alternate le operazioni fino a quando uno dei due presenti si stacca per organizzare il trasporto dal veterinario.
Le emorragie
Un pericoloso shock clinico si può verificare in caso sia di forti emorragie sia di emorragie lente, continue, anche se più leggere.
L'emorragia esterna può essere in genere controllata facilmente premendovi sopra con una mano.
Se il sangue fuoriesce a spruzzi, copioso, lignifica che è stata danneggiata un'arteria, più difficile da fermare perché la pressione sanguigna nelle arterie (che portano il sangue dal cuore) è più elevata che nelle vene (che portano il sangue al cuore).
Controllate infine la presenza di segni di shock, tra cui: gengive pallide oppure bianche, respirazione affannosa e
accelerata, polso rapido e debole, estremità fredde, debolezza generale.
Tenere sotto controllo un'emorragia
Fate quanto segue:
1. Se è disponibile materiale da pronto soccorso, applicate una pressione con un tampone di garza.
Se non fosse disponibile, utilizzate tessuto pulito, assorbente, come carta da cucina, un tampone di carta igienica o veline oppure un tovagliolino pulito.
2. Premete per almeno due minuti, aggiungendo ulteriore tessuto se necessario.
3. Tenete se possibile la parte sanguinante più in alto rispetto al cuore, ma non sollevate una gamba se c'è il rischio di una frattura.
4. Non eliminate il tessuto intriso di sangue: favorirà la coagulazione.
Lasciate che sia il veterinario a toglierlo.
5. Recatevi immediatamente da un veterinario.
Shock anafilattico
Il morso di un insetto, qualche medicina, persino (anche se raramente) il cibo: sono tutte cause di shock anafilattico per un gatto.
I primi sintomi sono respirazione difficoltosa, ansimante, vomito, conati, passo barcollante, improvvisa dissenteria.
Gli ultimi sintomi sono gengive blu, suono gorgogliante nei polmoni, respirazione debole.
Se percepite dei suoni gorgogliami spossati tenete sollevato il vostro gatto 10 secondi per le zampe posteriori per cercare di liberare le vie respiratorie, quindi recatevi immediatamente dal veterinario.
Tenere sollevato il gatto per le zampe posteriori potrà anche sembrare una pratica insolita ma potrebbe salvare la sua vita nel momento in cui sta entrando in shock anafilattico. Prendete il gatto appena sopra le ginocchia.