La storia dei gatti a pelo lungo

La maggior parte dei felini selvatici presenta mantello a pelo corto o di lunghezza media (il Gatto di Pallas, o Manul, è il gatto selvatico dal pelo più lungo); e tutti i gatti domestici in Europa erano originariamente a pelo corto. I gatti a pelo lungo potrebbero essersi sviluppati in Paesi freddi come la Russia, dove possedere una pelliccia lunga e folta era una necessità, ma sembra più verosimile pensare che abbiano avuto origine da mutazioni spontanee, in seguito rese stabili mediante incroci.


Verso la fine del XVI secolo, i gatti a pelo lungo giunsero in Europa portati dall'Asia Minore dal viaggiatore italiano Pietro Della Valle. Tuttavia, la maggior parte dei gatti a pelo lungo di razza pura esistenti oggi sono i discendenti di esemplari importati in Gran Bretagna dalla Turchia e dalla Persia (l'attuale Iran) sul finire del XIX secolo. Il gatto a pelo lungo riconosciuto quale razza è il Persiano, un tipo di gatto dall'aspetto esotico. Negli USA i Persiani vengono classificati formalmente in sette gruppi: Tinta unita, Oro e Argento, Sfumato e Fumo, Tabby, Multi-colore, Bicolore, Himalayano. In Australia e in Nuova Zelanda vengono classificati come razza e i differenti colori sono considerati varietà di essa. In Gran Bretagna vengono chiamati genericamente Longhair (a pelo lungo) e ogni colore è classificato a parte, come razza a se stante. Tutti i Persiani hanno corporatura tarchiata, cioè robusta e dalle forme arrotondate, con il muso e la testa rotondi, zampe corte e grosse, naso corto e grandi occhi rotondi. Possiedono un mantello straordinariamente folto e sontuoso, noto come doppio manto, in quanto costituito da due tipi di pelo: il sottopelo, lungo, morbido e soffice, e il pelo dominante, leggermente più lungo e più rigido, che in alcuni esemplari da esposizione può raggiungere i 12 cm di lunghezza.


Esistono poi razze di gatti a pelo semilungo. Hanno origini diverse, ma la maggior parte proviene da climi freddi, dove un mantello lungo è di rigore. In generale il loro mantello non è così soffice e folto come quello dei Persiani, dai quali si differenziano anche per la corporatura e le zampe più snelle e longilinee e i musi più stretti. Esempi di queste razze sono il Balinese, l'Angora, il Gatto delle foreste norvegesi, il Maine coon, il Sacro di Birmania e il Somalo. Il mantello di un gatto a pelo lungo rappresenta la sua attrattiva principale particolarmente quando, come accade spesso, forma un collare di pelo più lungo intorno alla testa; questa caratteristica è meno evidente nei gatti a pelo semilungo.


Tuttavia questo "abito" sontuoso presenta uno svantaggio non indifferente: la maggior parte dei gatti a pelo lungo muta il pelo tutto l'anno, e questo comporta spazzolature giornaliere regolari per evitare la formazione di nodi e i grumi di pelo, che vengono spesso ingeriti dal gatto con conseguenti problemi di salute.


Un manto bellissimo
La consistenza e lo stile del manto del Persiano aggiungono ulteriore fascino al colore e al disegno. Ovviamente questo porta con se il rischio di grovigli e di arruffamenti che, qualora sia trascurata la manutenzione del pelo, espongono l'animale a possibili malattie della pelle.

La storia dei gatti a pelo lungo

MAINE COON Grande e bello, con pelo lungo e lucido, impermeabile e dotato di un collare invernale, il Maine coon è la più vecchia razza felina del Nord America.


La storia dei gatti a pelo lungo

RAGDOLL Sembra un Birmano che ha perso i calzini bianchi: il Ragdoll è una razza piuttosto recente, ma di crescente popolarità, dal manto medio lungo ed è noto per il suo temperamento docile.


Info Tutto il materiale, i testi e le fotografie utilizzate per questa sezione sono state tratte dal libro Il libro completo del GATTO di David Taylor pubblicato dalla DeAgostini, edito da Edicomma, Milano. Il libro riporta un numero di informazioni maggiore e vi si consiglia l'acquisto.