Dopo due mesi è meglio procedere allo svezzamento.
Una mattina somministrate alla gatta, tenuta a digiuno dal giorno prima, una bella purga (da 10 a 15 grammi di olio di ricino) dopo averla separata definitivamente dai suoi piccoli.
Questi riceveranno d'ora in poi il preparato oleoso concentrato di vitamine che la madre prendeva prima.
Basteranno tre o quattro gocce al giorno per ogni gattino, per un mese o due.
Nei piatti individuali (meglio non dare i pasti in comune, che svantaggiano i timidi) ponete due volte al giorno, alle 12 e alle 17, un pò di polpa di carne (cruda o appena scottata in acqua bollente) o briciole di pesce senza lische, oppure carote grattugiate con tuorlo d'uovo e, secondo la consistenza degli escrementi, riso o pasta schiacciata.
Indipendentemente da questi abbondanti pasti, una prima colazione costituita di latte condensato o di una pappa di cereali, offerta verso le otto di mattina, sarà sempre accolta con entusiasmo.