Sì e no.
Sì, nel senso che i gatti hanno inclinazioni omosessuali in certe circostanze e no perché non scelgono mai di accoppiarsi con esemplari del loro stesso sesso se sono presenti animali di sesso opposto.
Gli atteggiamenti omosessuali passano sempre in secondo piano.
I gatti non si comportano come certi uomini e certe donne che sono incapaci di eccitarsi sessualmente per l'altro sesso.
Se due gatti o due gatte si trovano insieme e sono sessualmente eccitati ma in quel momento non dispongono di una compagna (o di un compagno) adatti, può succedere che uno dei due rivolga improvvisamente le sue attenzioni al sesso "sbagliato".
Così, una femmina può montare un'altra femmina, adottando il tipico morso sul collo del maschio e a volte compiendo anche i caratteristici movimenti maschili del corpo.
Allo stesso modo, può capitare che il maschio si accucci come la femmina e adotti un comportamento pseudo femminile, facendosi montare da un altro maschio.
Si verifica solo in assenza del sesso opposto
Si tratta semplicemente di un eccesso di attività sessuale in condizioni di estrema frustrazione: infatti, si è potuto osservare che gli animali che si erano comportati in questo modo, in seguito si accoppiavano normalmente se si trovavano con il compagno o la compagna giusta.
Se la frustrazione sessuale è piuttosto forte, alcuni gatti arrivano anche a masturbarsi o a cercare di accoppiarsi con oggetti inanimati.
Una volta un gatto cercò di copulare con un orsacchiotto e un altro con un coniglietto.
Articolo tratto dal libro CAPIRE IL GATTO di Desmond Morris, un celebre zoologo e scrittore; pubblicato dalla Mondadori.
Durante alcune ricerche nelle quali i maschi venivano tenuti isolati in attesa di effettuare degli esperimenti di accoppiamento con le femmine, si scoprì che mettendo un maschio nella gabbia di un altro maschio il primo veniva spesso "violentato" dal secondo.
Non era una questione di forza, ma di territorialità.
Infatti, anche se l'occupante della gabbia era un gatto più piccolo e più debole e l'esemplare introdotto era forte e robusto, era pur sempre il "proprietario" della gabbia a montare e il "visitatore" ad accucciarsi come una femmina.
Se la situazione veniva ribaltata, si ribaltavano anche i ruoli nell'accoppiamento.
Insomma, era sempre l'esemplare che possedeva il territorio a esercitare la supremazia.