Toelettatura

Nonostante i gatti siano animali pulitissimi, tanto da trascorrere dall'8% al 15% delle ore di veglia intenti a questa attività, hanno bisogno del nostro aiuto per la cura del corpo.


Una spazzolatura regolare mantiene la cute e il mantello in condizioni eccellenti e, allo stesso tempo, ci aiuta a notare quando c'è qualcosa di anormale.

Cura del pelo e toilette
Tutti abbiamo visto un gatto adempiere alla propria toilette. Non c'è zona del suo corpo dove non possa arrivare, è il contorsionista dell'igiene. Egli vuoi essere un animale pulitissimo, lustro, senza odori, senza sentore di grasso sul mantello. Dice una poesia francese: «Quand il veut se taire beau - il se leche le museau - avec la salive - il fait la lessive». Ma questa lodevole attività igienica comporta qualche rischio al suo apparato digerente. Leccandosi per bene, il gatto finisce con l'ingerire una grande quantità di peli, per cui nel suo stomaco possono venirsi a formare come degli strati di feltro che causano ostruzioni e dolori, fanno diminuire l'appetito, procurano dimagramento e, infine, possono portare a morte per occlusione intestinale.


Una gatta che si lava
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Ovviamente questo pericolo risulterà assai maggiore per i gatti a pelo lungo, come ad esempio i persiani. Per limitare l'inconveniente converrà tenere in casa o sul terrazzo un pò d'erba fresca, che servirà al gatto come leggero evacuatorio e anche come emetico, essa potrà cioè provocargli la liberazione spontanea di piccole masse estranee. Nei negozi specializzati per piccoli animali si può addirittura trovare in vendita il seme di un'erba particolarmente gradita al gatto, che può essere coltivata in vasi o cassette. In caso di malessere che si sospetti dovuto all'ingerimento d'eccesso di peli, ad evitare serie conseguenze sarà utile somministrare al gatto per due o tre giorni un cucchiaio di olio di vaselina. Ma nell'eventualità di lunga e preoccupante inappetenza sarà necessario consultare il veterinario. Perciò, per impedire che tutta questa massa di peli provochi dei guai, sarà bene spazzolare periodicamente il gatto di casa, intensificando l'operazione nei cambi di stagione. Si eviterà fra l'altro che miriadi di peli vadano sparsi sui divani e sugli abiti dei padroni. In commercio si trovano pettini e spazzole per ogni tipo di pelo del gatto: a denti ravvicinati per peli corti, a denti larghi per peli lunghi, spazzole rigide e spazzole morbide. Certe pettinine a denti fitti aiutano anche a trascinar fuori dai mantelli più folti le pulci ed altre piccole impurità della cute.

Toelettatura

Il gatto va abituato fin da cucciolo al contatto del pettine, che egli pretende sia sempre usato dalle mani del padrone, altrimenti si ribella. Se il gatto al quale viene concessa libertà di andarsene per giardini e solai dovesse tornare a casa col mantello sudicio, allora è necessario sottoporlo ad un vero e proprio bagno, nonostante la credenza popolare affermi che il gatto non vada mai lavato. Invece, in caso di effettiva necessità, il bagno deve essere fatto. Con maggior frequenza saranno lavati i soggetti di mantello bianco, che specie dopo una settimana d'amore rientrano visibilmente sporchi e difficilmente riusciranno a pulirsi coi propri mezzi.


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Gattino spettinato
Toelettatura

Si dovrà solo star attenti che, nel momento del primo sbigottimento, non infigga le unghie nel braccio del padrone. Piuttosto che dentro la normale vasca da bagno, la lavatura è meglio venga effettuata in un ampio catino, le dimensioni dell'acqua lospaventeranno di meno. Il catino sarà riempito solo a metà di acqua tiepida e verrà usato sapone bianco neutro, inodore, perché il gatto odia i profumi.


Attenzione, inoltre, che non penetri del sapone in qualche angolo dei suoi occhi, perché il dolore potrebbe innervosirlo e sarebbe cosi più difficile portare a termine la già problematica operazione acquatica. Infine il gatto va asciugato molto bene, a fondo, usando l'asciugamano contropelo: solo cosi i peli non s'incolleranno alla pelle e scomparirà in breve ogni traccia d'umidità. Se non ne avrà spavento come di un congegno demoniaco, si potrà far uso dell'asciugacapelli.

In caso d'inguaribile fobia per l'acqua si può effettuare anche la lavatura a secco, frizionando il mantello con un panno di amido bianco capace di assorbire le impurità. Il mantello riceve beneficio anche con massaggi di cotone imbevuto di una soluzione di acqua e alcol denaturato. Dopo questi cosiddetti bagni a secco occorre spazzolare tutto il mantello del gatto con una spazzola a setole rigide. Quando si fa il bagno al gatto e si ha cosi la possibilità di averlo per qualche minuto tra le mani, gli si controlli lo stato igienico delle orecchie, degli occhi e dei denti. Le orecchie vanno pulite internamente con gli appositi bastoncini col terminale cotonato, appena leggermente imbevuto di alcool o etere: l'operazione va effettuata con mano leggera. Gli occhi cisposi o irritati da polvere o detriti vanno puliti con un pò di cotone imbevuto d'acqua, compiendo un delicato movimento dalla parte interna dell'occhio verso quella esterna. Se orecchie e occhi fossero molto sporchi, si sospettassero irritazioni anormali, si notassero croste, è bene portare l'animale dal veterinario, il quale esaminerà anche le gengive e provvedere alla pulitura dei denti e all'igiene della bocca.


Un gatto che si lava
Toelettatura

Leccandosi il mantello, il gatto può ingerire grossi grumi di pelo. Ad evitare occlusioni intestinali, occorre spazzolare regolarmente e a fondo il suo mantello.


La fobia dell'acqua
I gatti, soprattutto se a pelo corto, fanno un moderato buon viso all'acqua, specie se vi saranno stati abituati fin dalla giovane età. Comunque la fobia dell'acqua si attenuerà dopo il secondo o terzo bagno e l'animale finirà con l'accettarlo periodicamente.


Info Tutto il materiale, i testi e le fotografie utilizzate per questa sezione sono state tratte dal libro Il libro completo del GATTO di David Taylor pubblicato dalla DeAgostini, edito da Edicomma, Milano. Il libro riporta un numero di informazioni maggiore e vi si consiglia l'acquisto.