Perché i gatti si leccano il muso anche quando è pulito?

Se il gatto si passa velocemente la lingua sulle labbra significa che è agitato, ma che al tempo stesso è affascinato o disorientato da qualcosa.


Pur mantenendo lo sguardo fisso sull'oggetto che gli provoca questa ansia, l'animale da l'impressione di aver improvvisamente e inspiegabilmente sviluppato un desiderio impellente di pulirsi il naso o il pelo intorno alla bocca. In realtà, il nostro micio non è affatto sporco.


Perché i gatti si leccano il muso anche quando è pulito?

Si tratta infatti di un'operazione di pulizia che non ha scopi funzionali e non segue il solito schema osservabile dopo i pasti o durante le normali toilettature. Le leccate sono corte e brusche, rapidi movimenti della lingua che però non diventano come al solito veri e propri lavaggi. Potrebbero essere paragonati al grattarsi la testa di un uomo perplesso o seccato.


Reazioni come questa vengono chiamate «attività sostitutive» e vengono impiegate quando il gatto si trova in una situazione conflittuale. Se l'animale è turbato e al tempo stesso incuriosito da qualcosa, la sua reazione sarà contemporaneamente di rifiuto e di attrazione.

Se ne starà lì seduto, indeciso se muoversi o star fermo, e continuerà a fissare l'oggetto della sua curiosità. Incapace di risolvere lo stato conflittuale, il gatto dimostrerà la sua agitazione compiendo qualche azione banale e rapida: qualunque cosa, pur di interrompere la situazione di stallo in cui si trova. Specie diverse reagiscono in modo diverso. Alcuni animali si mordicchiano le zampe, altri si grattano dietro l'orecchio con la zampa posteriore. Gli uccelli si puliscono il becco su un ramo e gli scimpanzè si grattano le braccia o il mento.

Per i gatti, comunque, la reazione preferita è la leccata e lo si può dimostrare in modo molto semplice.


Perché i gatti si leccano il muso anche quando è pulito?

I gatti non amano i rumori vibranti e acuti, però sono molto incuriositi da ciò che produce tali suoni: per esempio, il rumore di una moneta strofinata contro i denti di un pettine. Quasi tutti i gatti, quando sentono la vibrazione causata da questo movimento, si mettono a fissare il pettine e dopo qualche secondo incominciano a leccarsi le labbra. Se il rumore continua, l'animale magari decide di averne avuto abbastanza e si allontana. Anche se può sembrare strano, questo trucco funziona sia con i leoni adulti sia con i piccoli soriani. A volte la leccata viene seguita da un violento starnuto o da un grosso sbadiglio: si tratta di altre «attività sostitutive», peraltro molto meno comuni di quella finora descritta.


Resta comunque un mistero il motivo per il quale il gatto è tanto infastidito dalle vibrazioni, a meno che non si consideri il corso dell'evoluzione felina. Forse questo suono rappresentava per il gatto un animale nocivo, qualcosa che non poteva essere considerato come preda.

Un esempio che viene subito in mente è quello del suono prodotto dal serpente a sonagli: forse i gatti hanno una reazione automatica di allarme nei confronti di questo animale e ciò spiegherebbe il loro atteggiamento di ansia e curiosità insieme.


Info Tutto il materiale, i testi e le fotografie utilizzate per questa sezione sono state tratte dal libro Il gatto - Tutti i perché di Desmond Morris pubblicato dalla Mondadori, traduzione di Annalisa Baldassarini. Il libro riporta un numero di informazioni maggiore e vi si consiglia l'acquisto.

Note di Copertina: Tra gli animali domestici il gatto è di certo quello che ci riserva maggiori sorprese: pigro abitudinario e spietato predatore, amico affettuoso e vagabondo solitario. Questo volume di Desmond Morris, famosissimo etologo e divulgatore scientifico, si sofferma sulle misteriosi ragioni del comportamento del nostro amato compagno: perché si mangia le unghie? perché preferisce l'acqua della vasca da bagno a quella della sua ciotola? Una guida scritta con linguaggio semplice e coinvolgente, un'opera indispensabile e divertente per i numerosi amici dell'affascinante felino, un animale che, nonostante i 3500 anni di vita in comune con l'uomo, non ha del tutto dimenticato il linguaggio degli istinti e della vita libera e selvaggia.

Desmond Morris, nato nel 1928, etologo, filosofo, e studioso del comportamento umano, oltre che di quello animale, ha raggiunto la notorietà già nel 1967 con "La scimmia nuda".